Il mostro che sta crescendo…

Stefano Rossignoli 29 marzo 2011

Sono appena stato in Dipartimento di Scienze della Terra unimi e, dopo una chiacchierata col mio prof, con gli amici, Fabio, ecc, ecc, sono andato a trovare Giovanni per organizzare un incontro per settimana prossima in modo da raccogliere un po’ di materiale scientifico da divulgare su scienzafacile.it.

Dopo l’ennesima scossa di terremoto e l’aspettativa per oggi di quasi 1000 visitatori su scienzafacile.it in cerca di articoli sulle cause dei terremoti intorno a Ferrara, è stato inevitabile parlarne un po’ e Giovanni mi dice subito:”Là sotto c’è un mostro che sta crescendo!”.

Mi ha ricordato che sotto una zona della Pianura Padana, l’appennino che spinge con forza, modifica anche il rilievo e ha anche deviato verso nord l’alveo del fiume Po (e non solo – vedi link) e questa non è che la punta di un iceberg, o meglio, l’estremo più alto delle pieghe ferraresi.

“Potresti scrivere di questo!” mi dice Giovanni…

Sotto Ferrara infatti c’è una struttura conosciuta come la Dorsale ferrarese, più precisamente c’è una piega, l’Anticlinale Ferrarese.

Un’anticlinale è una piega di questo tipo:

Orogenesi e fogli di carta
Orogenesi e fogli di carta

Sotto la pianura Padana, riempita di sedimenti, nella zona tra Mirandola e Ferrara, c’è in realtà un sistema di pieghe ovviamente un po’ più complesso che nel disegno qui sopra.

Qui in basso direi che il tutto è meglio rappresentato (l’immagine è linkata al sito di origine sul quale è anche ingrandibile, cliccaci sopra)…

sezione geologica pieghe ferraresi (clicca per andare al sito di origine!)
sezione geologica pieghe ferraresi (clicca per andare al sito di origine!)

Intercettata la zona di Ferrara (ci sono anche un asterisco rosso e una linea rossa per individuarla), potete notare come la massa rocciosa piegata al di sotto della pianura sia del tutto simile ad una catena montuosa e in effetti lo è.

Le rocce non solo sono piegate, ma sono anche fagliate, ovvero esistono dei piani di frattura (detti faglie e quella evidenziata in rosso è una di quelle) in cui certe rocce scorrono sopra (o sotto o di fianco, ecc) ad altre…

In questo caso, il profilo geologico (qui sopra) rappresenta uno spaccato che va da Nord-Nord-Est a Sud-Sud-Ovest (più o meno da Nord a Sud!)  e taglia la Pianura Padana sulla linea di Rovigo-Ferrara-Bologna rappresentando ciò che sta sotto… Ebbene, lì sotto sta crescendo l’Appennino. Non è che abbia cominciato a crescere ieri. Cresce da qualche milione di anni…
Visualizzazione ingrandita della mappa

Anche il corso del Fiume Po, come ho scritto sopra (e come si vede sulla mappa se cliccate su “visualizzazione ingrandita…”), è stato deviato verso nord all’altezza di Viadana-Guastalla-Suzzara a causa del sollevamento dell’Appennino sulle pieghe ferraresi…più precisamente sull’arco di Mirandola (del tutto simile a quello ferrarese…vedi link)

Da recenti misurazioni (vedi link) è in atto una compressione, (già conosciuta da tempo ma adesso anche misurata!) nell’ordine del mm per anno, della Pianura in direzione Nord-Sud. Il restringimento della pianura avviene proprio là sotto per la compressione e il conseguente scivolamento delle masse rocciose l’una verso l’altra su quelle superfici che vengono chiamate FAGLIE INVERSE

Questi movimenti non sono del tutto regolari.

Ogni tanto rallentano, ogni tanto accelerano di colpo e, in questo caso, liberano parecchia energia causando gli scossoni che noi chiamiamo terremoti che, continuo a ripetere, ci son sempre stati e ci indicano che la Terra è ancora un pianeta vivo…

Impariamo a conoscerlo e a farci i conti. Sta a noi farli prima o dopo questi conti. Il pianeta va comunque avanti per la sua strada…

In conclusione,

in questi giorni gli Italiani si interessano di terremoti perchè ci sono stati morti e danni materiali ed economici…ma tra poco si dimenticherà tutto.

Sarebbe ora di smetterla di interessarsi all’ambiente solamente quando ci si rivolta contro. Cerchiamo di conoscerlo e di farlo conoscere a casa, a scuola e nella vita di tutti i giorni. Ci stiamo staccando troppo dalle sue dinamiche.

E’ davvero patetico accorgersi che la gente sia sempre stupita di ciò che accade…

Dal mio punto di vista, fa anche arrabbiare parecchio, quasi infuriare. Le scienze naturali vengono snobbate, insieme a chi le studia, da quasi tutta la popolazione italiana. La geologia viene considerata solo per l’estrazione dei combustibili fossili e i lavori di cantiere e il tutto costa svariate centinaia di milioni di euro all’anno agli Italiani che continuano a cadere nel tranello della produzione e del consumo di risorse e poi si ritrovano in ginocchio. Siamo ignoranti. Svegliamoci.

Una delle cose che poi mi fa più arrabbiare (oltre alla gente che ne approfitta) è sapere che un naturalista, che mediamente non guadagna abbastanza e lavora quasi per missione, oltre che fortunatamente per passione, dovrà pagare comunque la sua quota…ma anche questo è uno stimolo a farsi sentire sempre di più …anche su scienzafacile.it!

statistiche-scienzafacile dopo il terremoto in Emilia
statistiche-scienzafacile dopo il terremoto in Emilia

Qui sopra uno spaccato di quanto e soprattutto quando la gente italiana si interessa di scienze naturali…Il picco ovviamente è del 29-30 maggio 2012.

 

Un in bocca al lupo invece a chi è stato coinvolto e a chi si impegna nella macchina dei soccorsi…

Stefano

 

Per approfondire:

La faglia Gloria e i Terremoti italiani

Le montagne formano i terremoti

http://www.ingv.it/ufficio-stampa/stampa-e-comunicazione/archivio-comunicati-stampa/comunicati-stampa-2011/evoluzione-tettonica-plio-quaternaria-dei-fronti-di-accavallamento

http://ingvterremoti.wordpress.com/2012/05/26/terremoto-in-pianura-padana-emiliana-inquadramento-geologico-2/

http://reporter.it/archives/8890

 

 

13 pensieri riguardo “Il mostro che sta crescendo…”

  1. Che dire Ste tutto vero… gli Italiani si accorgono solo quando gli vengono calpestati i piedi…

    In ogni caso Mi sento in dovere da operatore del soccorso “sfruttare” il tuo sito per dare due informazioni…

    il primo è un numero di telefono :
    Per le emergenze legate a richieste di intervento della Protezione Civile è attivo il numero di reperibilità H24 335/7196942
    La Protezione Civile fornisce supporto a quanti – referenti di edifici scolastici, aziende o privati cittadini – chiedono informazioni riguardanti eventuali esigenze di evacuazione.

    Per semplici informazioni rispondono i numeri 02/7740.2736-5808

    Fonte: Provincia di Milano

    Il secondo sono le regole se così le vogliamo chiamere di come ci si deve comportare durante un sisma e se si rende necessario come effettuare una chiamata di emergenza…

    TERREMOTO

    In caso di emergenza dovuta a un terremoto è opportuno seguire alcune indicazioni che riporto di seguito.

    SE IN CASA

    Ripararsi sotto un tavolo o un letto, vicino ai muri portanti, architravi, vani delle porte, in ogni caso lontani da finestre e pareti esterne (durante la scossa)
    Evitare l’uso di fiamme libere (fiammiferi, accendini, ecc..) poiché sono possibili fughe di gas
    Non sostare sui pianerottoli, terrazze o scale
    Non usare ascensori o montacarichi
    Telefonare solo se assolutamente necessario
    Evitare di attardarsi per salvare oggetti vari
    Chiudere il rubinetto del gas
    Interrompere l’erogazione energia elettrica dall’interruttore generale.
    Alla fine della scossa uscire di casa e raggiungere spazi aperti lontano da edifici, strade strette, linee elettriche sospese, lampioni, alberi, ecc…

    SE ALL’APERTO Possibilmente:

    Raggiungere spazi aperti lontano da edifici, strade strette, linee elettriche sospese, lampioni, alberi, ecc…
    Sostare, anche se si è in macchina, su spazi aperti, ma lontano da ponti e sottopassi

    COME FARE UNA CHIAMATA DI EMERGENZA:

    Mantenere la calma

    Dare Nome e Cognome e indirizzo

    Spiegare cosa sta succedendo

    Fornire il numero di telefono dal quale si chiama

    Mi auguro con tutto il cuore che tutte queste informazioni rimangano tali e che non debbano essere messe in pratica….

    Grazie mille Ste per permettermi di usare il tuo sito per fare divulgazione…

    Simone (Protezione Civile San Giuliano Milanese)

  2. Grazie Stefano per questo articolo! E grazie per i links suggeriti! In questo momento è proprio utile! Aspetto di leggere i prossimi!

  3. La gente si stupisce perchè si dimentica in fretta del terremoto se non l’ha vissuto in prima persona..anche chi l’ha vissuto dopo un po’ dimentica.. L’Italia è un paese dove i terremoti, le alluvioni, le frane, sono molto frequenti eppure l’informazione non è scientifica, ma giornalistica.. Nessuno (lo Stato) a scuola, quando hai 5 anni, ti insegna come comportarti durante il terremoto o l’alluvione. Nessuno (lo Stato) ti informa seriamente di quello che sta succedento.. Nessuno (come in America o in Giappone) conosce seriamente i rischi della zona dove vive e si attrezza con lo zaino d’emergenza per la famiglia, i viveri e conosce il luogo di ritrovo .. perchè lo Stato non ti insegna a fare queste cose! Ieri ero nel mantovano a realizzare un campo per gli sfollati..cosa ti chiedeva la gente? “Perchè non avete previsto la scossa??”

    1. Grazie Luca per il lavoro che fai e che fate. In termini di divulgazione invece c’è da fare ancora tantissimo e, prima di tutto. farsi valere e farsi rispettare…

  4. Ah, comunque… gran bell’articolo!! “Il mostro che cresce” rende subito l’idea!! Chissa di quanto è cresciuto oggi!!

  5. Mi rendo conto che suonerò antico – ma temo che siano profitto e competitività i principali colpevoli della nostra impreparazione. Pensare che si possa valutare l’investimento in funzione del rischio (cioè, per esempio, costruire in sicurezza per pagare meno in futuro) è essere ottimisti – specie se si parla di un evento la cui probabilità sembra tanto remota. Come testimonia il fervore immediatamente successivo all’evento catastrofico, son tutte cose che sappiamo, più o meno, e rispetto alle quali ci siamo dotati di strumenti tecnici e legali. Che però costano, e NON SI SA se serviranno mai. Come i reattori nucleari, sono sicuri finché non lo sono.

    1. Sai Simo (lo chiamo simo perchè lo conosco!!!), di certo profitto e competitivita (competitività nell’ottenere un profitto) la fanno da padrone ma, in una società del futuro come quella che percepisco nel sito http://www.sovietunit.net (che non sta sotto una bandiera ma sta sotto una grande idea) la domanda la fa la gente e la gente informata e non ignorante è un’arma a doppio taglio per il commercio. Se le scienze naturali, intese come conoscenza di ciò che ci sta intorno divenissero importanti, la domanda sarebbe diversa e chi ne approfitta dovrebbe per forza cambiare strategia. Sarà fantascienza, ma nel momento in cui finirò di sperarlo,scienzafacile.it diventerà solo un ricordo e sarà immediatamente cancellato dalla rete senza il minimo dubbio e mi dedicherò ad altro con passione …magari a suonare che sarebbe anche ora…

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